Suicidio e omicidio. Da alcuni anni, collegato alla grave crisi economica che sta attanagliando famiglie ed imprese italiane, si registra un drammatico aumento dei suicidi con vittime piccoli e medi imprenditori ma anche disoccupati, padri di famiglia, gente messa improvvisamente al muro, strozzata dai debiti e con perdita del potere d’acquisto. Si accentua l’incapacità a reagire in modo razionale davanti all’impossibilità di trovare fonti economiche tali da onorare quanto dovuto alle banche, allo Stato e/o agli altri enti locali, ed ancora peggio ai “cravattari” ma, anche, il minimo necessario per acquistare alimenti per se e la propria famiglia.
Psicologicamente cosa fa scattare questo insano gesto?
Domanda che abbiamo girato ad un esperto, il dottor Enrico La Delfa, psichiatra presso il dipartimento di salute mentale dell’ASP 3 di Catania, specialista in medicina legale e delle assicurazioni, criminologo. “E’ stato dimostrato statisticamente che durante i periodi di crisi e recessione economica c’è un aumento dei suicidi. Un esempio fra tutti risale alla storica crisi del 1929 in America con il crollo della Borsa di Wall Street. Crisi che ebbe ripercussioni in altri Paesi. La perdita reale di una stabilità economica e delle certezze, aggiunge il Dottor La Delfa, fa scattare questo gesto anticonservativo perché si entra in un tunnel di depressione grave con perdita dell’autostima, disiteresse per le cose, chiusura relazionale. E’ ovvio che ciò si verifica nelle persone mentalmente più fragili e non in tutti. Ci sono dei segnali di malessere che se non individuati dai familiari e/o dal medico di famiglia o se non si fa ricorso ad una serie di cure adeguate contro il cosiddetto “mal di vivere”, attraverso il ricorso a psichiatri o psicologi, purtroppo si arriva ai tentativi di suicidio che, purtroppo, sempre più spesso sono mortali.
C’è il rischio di emulazione dei suicidi generati dalle difficoltà economiche?
Certamente, sottolinea il Dottor La Delfa, i sistemi di comunicazione di massa, i media quali potenti mezzi tecnici che hanno determonato un notevole progresso, tuttavia nei soggetti fragili e suggestionabili possono generare il rischio di emulazione per lo svilupparsi del cosiddetto processo di identificazione.
Sempre a causa delle difficoltà economiche esiste il rischio che dai suicidi si passi ad un incremento degli omicidi e delle tragedie familiari?
Questo è un rischio molto serio come evidenziano le cronache giornaliere. Spesso all’omicidio, sottolinea il Dott. La Delfa, è associato il suicidio attuato dopo oppure ci sono omicidi allargati, come della moglie e dei figli, ai quali fa seguito, anche in questi casi, il suicidio dell’omicida. Anche in questi eventi emergono terreni fragili sul fronte psicologico, personalità insicure e poco strutturate. Alla base di questi gesti insani spesso ci sono la perdita del posto di lavoro, del fallimento economico, del lievitare dei debiti.
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