Catania. Continuano i giochi di assestamento politico delle coalizioni per definire gli aspiranti candidati a sindaco. Per quanto riguarda le operazioni Pds-Mpa, l’ex presidente della regione siciliana Raffaele lombardo a margine di un incontro a Catania del Partito ha spiegato: “Noi siamo disposti a sostenere una candidatura – Lombardo – purché sia unica. La scelgano con le primarie o con un sorteggio, ma sia soltanto una affinché la partita si possa giocare con qualche arma seria in mano”. Dall’altra parte la situazione è altrettanto sospesa. Ancora non è ufficiale il nome dell’aspirante primo cittadino che verrà proposto dal partito dell’attuale presidente della regione siciliana Rosario Crocetta. “In questo momento – precisa Marino – il Megafono ha stabilito il proprio programma, e soltanto dopo un confronto con il Pd indicherà il candidato che sosterrà per la corsa alla poltrona di sindaco”. “Il Megafono guarda con attenzione al Partito democratico, che certamente riuscirà a individuare, eventualmente anche con le primarie, un candidato che sia espressione di un vero rinnovamento per Catania”. Ancora messaggi amichevoli per il Pd dall’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, dopo l’incontro Bianco-Malafarina.
Il movimento ‘Appello alla Città di Catania’ esercita una forte stretta per il magistrato Marisa Acagnino. “Ci auguriamo che il presidente della Regione non rimanga ingabbiato nei vecchi schemi di partito, tradendo tutte le speranze di rinnovamento in lui riposte, come sembrerebbe emergere dall’incontro tra il senatore Enzo Bianco e l’esponente del Megafono, Antonio Malafarina”. “Siamo sconcertati dalle vecchie logiche – si legge in una nota del movimento – e dall’atteggiamento del ceto politico, che a poche settimane dal voto delle amministrative a Catania è più preoccupato di mantenere gli equilibri che garantiscono la propria sopravvivenza, piuttosto che operare scelte coraggiose che fermino il degrado di Catania, città che sta letteralmente morendo. Sosteniamo la forza della candidatura di Marisa Acagnino, perché ha riconosciuto nella sua storia personale e professionale tutti quei valori e ideali in cui crediamo”.
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