PALERMO: MINACCE MAFIOSE A LUMIA E LIARDA, SOLIDARIETA’ DEI VERTICI DEL GOVERNO REGIONALE

Subito dopo le ignobili e vili minacce e gli avvertimenti mafiosi ricevuti dal senatore Beppe Lumia e dal sindacalista della Cgil Vincenzo Liarda i vertici del governo regionale hanno manifestato la loro solidarietà. “Al senatore Lumia e a Liarda esprimo massima solidarietà e rivolgo l’invito a proseguire con immutato impegno nella battaglia contro ogni forma di malaffare e nel contrasto agli ignobili, anacronistici e vigliacchi tentativi intimidatori, tipici di una mafia colpita al cuore ma che tenta ancora disperatamente di mantenere immutato il proprio status –  lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attivita’ Produttive, Marco Venturi – la lotta per il riutilizzo del feudo Verbum caudo, confiscato al boss Michele Greco e ora affidato al Comune, e’ una vittoria della legalita’ che appartiene alla collettivita’. Una vittoria ottenuta da Lumia e da Liarda, sempre in prima linea sul feudo Verbumcaudo, ma che oggi deve vedere – conclude Venturi – un fronte unico e compatto nel respingere con forza il tentativo di Cosa nostra di rialzare la testa. La mafia e’ un animale ferito mortalmente, ma non e’ ancora finito. La societa’ civile ha il dovere di stare al fianco di Lumia e Liarda e a tutti coloro che combattono, ognuno nel proprio ruolo, contro Cosa nostra e suoi inutili tentativi di ripristin are una supremazia sul controllo del territorio che non esiste piu'”.

“Esprimo a nome mio personale e del governo regionale la solidarieta’ umana e politica al senatore del Pd Giuseppe Lumia e al sindacalista della Cgil, Vincenzo Liarda, vittime, per l’ennesima volta, di minacce di stampo mafioso – ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo – sono certo che Lumia e Liarda, come in passato, non si faranno intimidire e proseguiranno, con ancora maggiore impegno, la loro quotidiana attivita’ a difesa della legalita’. L’auspicio e’ che, al piu’ presto, magistratura e forze dell’ordine possano fare luce sulla vicenda, individuando i responsabili”.

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