Etna si cheta, restano i problemi legati alla cenere

Nella giornata di ieri, Giarre, Milo e Fornazzo ma in generale l'hinterland giarrese, sono stati nuovamente interessati dalla caduta di detriti

Etna si cheta, restano i problemi legati alla cenere

Etna si cheta, restano i problemi legati alla cenere. Il vulcano definito più attivo d’Europa continua a sferzare gli abitanti dei comuni etnei con polvere lavica e lapilli.

Etna si cheta, restano i problemi legati alla cenere

Etna si cheta, restano i problemi legati alla cenere. Il vulcano definito più attivo d’Europa continua a sferzare gli abitanti dei comuni etnei con ripetuti episodi di caduta di cenere.

Se da un lato il Mongibello offre un pittoresco spettacolo di fuoco scandito da fontane incandescenti, dall’altro condanna le popolazioni che vivono ai suoi piedi, a spazzare continuamente materiale piroclastico.

Nella giornata di ieri, Giarre, Milo e Fornazzo ma in generale l’hinterland giarrese, sono stati nuovamente interessati dalla caduta di detriti lavici.

Il copione è sempre quello: attività stromboliana al cratere di sud-est seguita da fontane di lava.

Il parossismo ha generato, oltre a due flussi lavici (uno in direzione sud-ovest e l’altro nella parte sud-occidentale del cratere di sud-est), una colonna eruttiva che ha raggiunto i 10 km di altezza.

I trabocchi magmatici sono poi andati in raffreddamento e il parossismo si è esaurito.

Interviene sull’argomento il vulcanologo dell’INGV Boris Behncke:

«E’ un fenomeno normale per il cratere di sud-est. Nel 2000 in cinque mesi si è assistito a 64 parossismi».

Aggiunge lo studioso di vulcani:

«Per quanto concerne questa fenomenologia dell’Etna eravamo preoccupati perché sapevamo che il Mongibello stava preparando una grossa eruzione».

«Tuttavia, invece di essere un’eruzione laterale, si tratta di un’eruzione al cratere di sud-est». «Quindi eruzione sommitale».

Conclude Boris Behncke con una rassicurazione:

«Pertanto la popolazione deve stare serena su eventuali rischi derivanti dall’attuale attività».

 Umberto Trovato

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