Addio al giornalista Giulietto Chiesa

Addio al giornalista Giulietto Chiesa. Per il sistema di potere che ha combattuto fino all’ultimo giorno della sua vita era considerato antipatico e complottista.

Addio al giornalista Giulietto Chiesa

Addio al giornalista Giulietto Chiesa. Cronista, corrispondente dall’estero, redattore, ma anche dirigente, consigliere provinciale prima ed eurodeputato poi.

Ha speso così la sua vita, Giulietto Chiesa, morto a 79 anni nelle scorse ore.

L’annuncio lo ha dato il fumettista Vauro con un post su Facebook.

Il suo modo di porsi lo sentiamo ancora… intollerabile.

Per il sistema di potere che ha combattuto fino all’ultimo giorno della sua vita era considerato antipatico, rompicoglioni, complottista e sicuramente molto di più.

Un grande combattente, puro, autentico, integralista all’ennesima potenza nelle sue convinzioni fondate su dati oggettivi;

egli con il suo modo fare irritava i moderati, coloro che nella normalità non assumevano posizioni e soprattutto i mediocri e gli ipocriti.

Insomma nel calderone c’erano tutti coloro che non volevano e non vogliono aprire gli occhi.

Giulietto aveva scovato, decifrato, verità per le quali non aveva paura a metterci la faccia.

Egli credeva nel riscatto delle coscienze, anche a costo di essere deriso, ghettizzato, o censurato.

Oggi tutti i media elencheranno le sue inchieste coraggiose e le sue grandi battaglie.

Battaglie che fino a ieri sono state più volte ridicolizzate, ignorate o messe alla stregua dei ragionamenti di un visionario.

Addio al giornalista Giulietto Chiesa

Così come tutti i visionari Giulietto è stato quindi un precursore dei tempi, un pioniere alla continua ricerca della verità.

Riconquistare il diritto alla verità, l’obiettivo a cui ambiva Giulietto Chiesa, senza compromessi.

Pretendere la verità, tutta: quella boicottata, quella strumentalizzata e soprattutto quella occultata nel nome di interessi privati o sovranazionali.

Sempre alla ricerca di verità pericolose, fastidiose che Giulietto aveva intuito e verificato così da poterle diffondere attraverso i suoi canali.

Un lavoro gigantesco, che lo etichettava rivoluzionario, in un mondo votato all’immagine in una realtà falsificata, estraneo ai pazzi sognatori e a chi ama la libertà delle idee.

La verità che va protetta e messa al riparo da facili strumentalizzazioni.

La verità, meta, che deve essere perseguita con il lavoro di altri pionieri e visionari,

altrettanto pronti a forgiarla con spirito di ricerca, pragmatismo e tanto altruismo.

La verità è la prima regola che appartiene a tutti, senza diritti d’autore.

La verità, libera le menti e i cuori, non può essere strumento di dominio o compromessi, altrimenti diviene menzogna.

Giulietto Chiesa ne era pienamente cosciente.

Averlo conosciuto è stato un grande privilegio per me.

Ultimamente avevo chiesto un suo intervento in tele conferenza per presentarlo ai ragazzi della redazione.

Ora non è più possibile.

Grande è la nostra tristezza per aver perduto un giornalista che della verità ne ha fatto un vessillo… senza compromessi…

L’orizzonte si è scurito… ma l’obiettivo è chiaro, impervio, pieno di ostacoli, ma sicuramente pervaso da quel desiderio di verità e libertà che è destinata a prevalere.

È solo una questione di tempo. Addio Giulietto.

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