Stato approva bilancio, Regione lo impugna

Su proposta dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, impugnate quattro norme

Stato approva bilancio, Regione lo impugna. Il governo Musumeci ricorre alla Consulta per alcune norme ritenute penalizzanti.

Stato approva bilancio, Regione lo impugna

Stato approva bilancio, Regione lo impugna. Il governo Musumeci delibera di impugnare la legge di Bilancio dello Stato 2020 davanti alla Consulta.

La decisione presa dopo avere più volte richiesto la modifica dello strumento contabile, in alcune norme ritenute penalizzanti per la Regione.

La giunta Musumeci contesta alcune disposizioni (articolo 1, commi 309, 316, 661 e 875) presenti all’interno della legge.

In quanto – si sostiene – violano alcuni articoli della Costituzione e dello Statuto della Regione Siciliana.

Su proposta dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, impugnate quattro norme.

La prima riguarda la modifica dell’iter attraverso il quale l’Agenzia per la coesione territoriale può procedere alla riclassificazione delle risorse nazionali,

destinate alle politiche di coesione e di quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione: non servirà più, infatti, la “intesa” con la Regione, ma basterà averla “sentita”.

Stato approva bilancio, Regione lo impugna

Disposizione che, per il governo regionale, presenta profili di illegittimità costituzionale.

Per lo stesso motivo, viene impugnata la norma che prevede, come soggetto per l’amministrazione dell’area Zes,

un Comitato di indirizzo presieduto da un commissario straordinario del Governo nazionale, al posto del presidente dell’Autorità di sistema.

Le altre norme oggetto di ricorso alla Corte costituzionale, riguardano l’istituzione della sugar tax e della plastic tax.

Queste ultime, impongono la delocalizzazione di importanti imprese siciliane e la riduzione, solo parziale, del prelievo forzoso sulle ex Province siciliane.

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