Medea al Teatro Musco di Catania

Il regista Mancuso spiega: «non sarà una Medea classica ma estremamente innovativa che punta all’introspezione psicologica dei personaggi»

Medea al Teatro Musco di Catania. In scena una versione moderna dell'opera scritta del drammaturgo francese Jean Anouith. Regia di Sebastiano Mancuso.

Medea al Teatro Musco di Catania

Medea al Teatro Musco di Catania. Sabato 12 alle ore 21,30 e domenica 13, ore 18.30 in scena al Teatro Musco:

‘Medea’ di Euripide in una versione moderna scritta del drammaturgo francese Jean Anouith con la regia di Sebastiano Mancuso.

Gli interpreti: Luana Toscano, Liborio Natali, Antonella Scornavacca, Franco Colaiemma, Sarah Zuccarello e Martina Cassenti.

La produzione sarà quella italo-francese della compagnia Absinthe e dell’associazione greca Menippos.

Il regista Sebastiano Mancuso spiega: «non sarà una Medea classica ma estremamente innovativa che punta all’introspezione psicologica dei personaggi».

«Il testo di Anouith riflette delle sollecitazioni morali l’esilio, l’omicidio, e l’avversione indiscriminata verso gli stranieri che sfocia nella xenofobia».

«Sentimenti di odio che oggi, dopo 70 anni, sono estremamente attuali”. Un testo, quello di Anouith, che nel 1966 fu messo in scena al teatro Quintino di Roma e interpretato da Anna Magnani».

Mancuso è cresciuto professionalmente sotto la guida di Lamberto Puggelli al Teatro Stabile di Catania.

Inoltre, l’artista è reduce dal successo italo francese della tournee di “Che fine ha fatto Baby Jane” e “Piano piano dolce Carlotta” con la compagnia Absinthe Teatro.

Medea al Teatro Musco di Catania

Nello spettacolo, le anime dei protagonisti con i loro sentimenti saranno spogliate di ogni orpello per dare spazio ad una visceralità profonda, carnale e soprattutto attuale.

Uno spettacolo con una struttura drammaturgica molto forte con caratteristiche specifiche ed originali che rendono questa Medea unica e diversa allo stesso tempo.

Sarà una prova attoriale sicuramente non semplice, con il preciso obiettivo di scoprire una complessa umanità di miti antichi vicini alle paure della società di oggi.

Conclude Mancuso: «Questa è la prima volta per la città di Catania, che vedrà una rappresentazione diversa, inedita e contemporanea dell’opera di Euripide».

All’interno della quale vi saranno: «le sollecitazioni morali del periodo in cui Jean Anouilh ha scritto la tragedia come l’esilio, l’omicidio e l’avversione indiscriminata nei confronti degli stranieri,

fino a sfociare nella xenofobia, sentimenti di odio che oggi a distanza di oltre settant’anni sono, purtroppo, estremamente attuali e riusciranno a toccare le corde più profonde dell’anima».

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