REGIONE, PROTESTANO FORESTALI E AGRICOLTORI

In piazza è sceso il mondo legato all'agricoltura.

Regione, protestano forestali e agricoltori. In piazza è sceso il mondo dell'agricoltura. Azzerato il fondo per i "trattoristi". Bandiera: "Chiuderemo l'Esa". E Figuccia "sparge grano" in piazza Indipendenza.

REGIONE, PROTESTANO FORESTALI E AGRICOLTORI

Regione, protestano forestali e agricoltori. La legge di Stabilità all’Ars è a buon punto, pochi ma fondamentali i nodi ancora da sciogliere e nei palazzi del Governo e del Parlamento siciliano si si può percepire l’insoddisfazione di molte categorie, come gli agricoltori, forestali, lavoratori dei consorzi di bonifica e dipendenti dell’Esa.

Si tratta di quasi duecento persone, che si contendono piazza Indipendenza e piazza del Parlamento. Il mondo dell’agricoltura e in particolare gli stagionali dell’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo, ovvero i cosiddetti “stagionali” sono stati colpiti profondamente dai tagli al bilancio.

L’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera ha detto: «Hanno ragione, il capitolo a loro dedicato è stato completamente azzerato mentre i lavoratori a tempo indeterminato sono interamente coperti con uno stanziamento di 13 milioni. La loro è una protesta legittima, su cui governo e parlamento stanno ragionando. Per fortuna siamo a inizio anno e abbiamo tutto il tempo per trovare una soluzione».

Intanto, Vincenzo Figuccia parlamentare regionale dell’Udc ha convocato un rappresentante per categoria tra i manifestanti e li ha invitati a Palazzo dei Normanni per una conferenza stampa improvvisata.

Poco prima, era stato nella villa di piazza Indipendenza simulando la semina del grano ha affermato: «Dopo aver passato una ennesima notte insonne, pensando ai giovani che vanno via dalla Sicilia, compresa mia figlia Federica, a Torino da mesi, seminiamo grano in piazza Indipendenza».

Ha aggiunto Figuccia: «Lo diamo ai colombi, come San Francesco. Una proposta semplice, una protesta pacifica. ChieRegione, protestano forestali e agricoltoriderò di avviare una sperimentazione in Sicilia per affidare terre incolte ad alcuni giovani percettori del reddito di cittadinanza. Il loro prodotto a km 0 sarà venduto attraverso mercati del contadino e filiera corta. Verrà promosso attraverso fiere nel mondo. La Sicilia non necessita di assistenzialismo ma di misure straordinarie per la crescita e lo sviluppo».

Poi ha concluso il parlamentare regionale: «Dobbiamo coinvolgere Esa, Forestali, Consorzi di bonifica, gente che non lavora o che ha un reddito troppo basso per poter vivere. Ma anche aziende in sofferenza. Inoltre, chiediamo di aggiungere risorse ai tanti capitoli tagliati nel bilancio regionale».

E’ intervenuto nel merito, Ernesto Abate, segretario regionale per i Consorzi di bonifica del Sifus Confali evidenziando: «Questo governo non è riuscito in un anno nemmeno a calendarizzare le riforme che aveva promesso in campagna elettorale su questo settore. Se il Governo non vuole ascoltare chi sta fuori, è legittimo che chi sta fuori prima bussa alla porta ma poi deve aprirla».

Sono rimasti a manifestare fuori da Palazzo dei Normanni i dipendenti dell’Esa, in bilico tra chiusura e mantenimento dell’ente. Su uno striscione c’è scritto: «Musumeci ci hai levato la dignità, vergognati». Dopo che la norma sull’Esa è entrata e uscita più volte dalla Finanziaria e il Collegato dello scorso anno, in questo 2019 della norma non c’è più traccia. Bandiera però assicura: “Il progetto è ancora quello di chiudere l’ente».

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