PORTO CATANIA, PRESIDIO ANTI IMMIGRAZIONE

immigrazione, business mascherato da integrazione

Porto Catania, presidio anti immigrazione. E’ prevista per le ore 19 la mobilitazione, promossa dall’avvocato Ivan Maravigna, contro quella che viene definita «un’invasione». Adiacente alla nave Diciotti sfilerà il corteo con bandiere tricolore. Maravigna afferma: «Non ci omologhiamo».

PORTO CATANIA, PRESIDIO ANTI IMMIGRAZIONE

Porto Catania, presidio anti immigrazione. Questa sera davanti alla nave Diciotti, sale la tensione annunciata dalla contro manifestazione anti immigrazione che è nata da un appello su internet con parole inequivocabili: «no immigrazione, chiudiamo i porti all’invasionePorto Catania, stasera presidio anti immigrazione, mandiamo via definitivamente la sinistra da Catania».

E’ prevista per le ore 19 la mobilitazione, promossa dall’avvocato Ivan Maravigna, contro quella che viene definita «un’invasione».
Stasera al porto di Catania nelle adiacenze alla nave Diciotti sfilerà il corteo con bandiere tricolore per affermare come si legge nell’appello, che Catania è: «anticomunista e anti immigrazione e che è stanca di essere invasa da migliaia si immigrati che vagano, elemosinano, spacciano, delinquono, molestano le donne».

La manifestazione si contrappone alla mobilitazione delle associazioni antirazziste che hanno offerto arancini in segno di accoglienza come dimostra il nome riportato in calce all’appello: «Calia e simenze al porto di Catania».

All’invito hanno già aderito molti cittadini ed esponenti politici di destra. L’avvocato Maravigna sottolinea che ci saranno anche tanti legali che considerano «un’eresia giuridica» il reato di sequestro di persona ipotizzato dai magistrati.

Il leader del comitato cittadino che opera a Corso Sicilia evidenzia le sue ragioni: «Vogliamo dire che Catania non è omologata culturalmente al business mascherato da integrazione, abbiamo già dato in termini di accoglienza e la nostra qualità della vita è decisamente peggiorata».Porto Catania, presidio anti immigrazione

Inoltre, Maravigna domanda alla magistratura, che spesso è intervenuta in questi giorni per questioni concernenti l’immigrazione: «tempi brevi per la conclusione del processo sul Cara di Mineo per conoscere i nomi di chi ha lucrato sui migranti».

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