NAVE DICIOTTI, SBARCANO 27 MINORI

27 minori non accompagnati hanno toccato terra

Nave Diciotti, sbarcano 27 minori. Ambulanze pronte per i piccoli, mentre nel molo di levante si leva una protesta. Il Viminale autorizza lo sbarco dei minori. La decisione è arrivata al culmine di una giornata colma di tensione.

NAVE DICIOTTI, SBARCANO 27 MINORI

Nave Diciotti, sbarcano 27 minori. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha dato l’autorizzazione. Dopo sei giorni sulla nave, di cui gli ultimi due fermi al molo di levante, si sblocca la situazione per 27 minori non accompagnati, dei 177 migranti recuperati dalla Guardia costiera italiana.

Save the children ha specificato che i minori non accompagnati sono 27 e non 29. Gli altri 148 migranti maggiorenni resteranno a bordo non essendo stato autorizzato il loro sbarco. I minori verranno trasferiti a cura dei servizi sociali comunali in due strutture di prima accoglienza.

Al porto etneo sono arrivate diverse ambulanze con a bordo sanitari della Croce rossa e della Misericordia per somministrare le prime cure ai piccoli. Nel molo di levante presenti poco meno di un centinaio di manifestanti, che protestano contro la situazione di questi giorni.

La notizia dell’imminente sbarco arriva al culmine di una giornata piena di tensione. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha rimarcato la necessità di provvedere a garantire la sicurezza delle persone a bordo, favorevole allo sbarco. Salvini durante una diretta Facebook ha tuonato: «Tu fai il presidente della Camera e io faccio il ministro».

Nel collegamento, il capo del Viminale si è rivolto indirettamente anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nelle settimane scorse era intervenuto per sbloccare una situazione simile a Trapani, e al premier Giuseppe Conte. Nave Diciotti, sbarcano 27 minori

Il Ministro dell’interno ha detto: «Vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio? Lo facciano, ma non con il mio consenso».

Poi, Salvini, riferendosi al procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, che questo pomeriggio è salito sulla Diciotti, dopo l’apertura di un fascicolo d’indagine per l’ipotesi di sequestro di persona ha detto: «Sono qua, non sono ignoto. Vogliono processarmi o arrestarmi? Facciano pure, io non sono solo» facendo riferimento al sostegno che sente vicino a sé, soprattutto da parte della gente.

Il segretario ad interim del Pd, Maurizio Martina, giunto a Catania si è fatto vedere e sentire sostenendo che non vi è in atto nessuna emergenza e quindi è un problema che si può gestire.

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