SANITÀ IN SICILIA, FERRI CORTI FRA M5STELLE E L’ASSESSORE RAZZA

botta e risposta fra deputati M5stelle e Assessore Sanità

Sanità in Sicilia, ferri corti fra M5stelle e l’assessore Razza. 'Scaramuccia' fra i deputati regionali del M5stelle e l’assessore Ruggero Razza: «Sanità ferma ai tempi di Crocetta» accusano i pentastellati; «C’è un limite alla menzogna. Risponderò in commissione» replica Razza.

SANITÀ IN SICILIA, FERRI CORTI FRA M5STELLE E L’ASSESSORE RAZZA

Sanità in Sicilia, ferri corti fra M5stelle e l’assessore Razza. Azione dei deputati M5S della Commissione sanità dell’Ars, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua, in merito alle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Ruggero Razza sulle stabilizzazioni. I pentastellati accusano il governo regionale: «Sanità, non è cambiato nulla dai tempi di Crocetta, su rete ospedaliera ed assunzioni solo spot, ma in realtà si continua a brancolare nel buio».

Proseguono i rappresentanti regionali della commissione Sanità all’Ars: «Stabilizzare 5000 persone lascia la sanità siciliana nello stesso stato in cui attualmente si trova perché lascia invariato il numero di operatori della sanità, oggi a tempo determinato, domani a tempo indeterminato, e non risolve il problema del reale fabbisogno di personale delle aziende sanitarie, causa e ragione principale della inefficienza della sanità siciliana».

I parlamentari aggiungono: «Si pensi invece ai concorsi, parola, che è evidente sia stata bandita dal vocabolario della Regione. Nel frattempo, ricordiamo all’assessore, che molte graduatorie di vincitori di concorso sono bloccate, a seguito del piano di rientro e scadranno esattamente tra un anno come quella degli infermieri».

Nell’obiettivo dei deputati non ci sono solo le assunzioni, ma anche e, soprattutto, il cronico ritardo della rete ospedaliera che a loro dire: «ancora non consegnata nelle mani dei commissari della VI Commissione dell’Ars».

Il deputato Francesco Cappello evidenzia: «Mancano solo 10 giorni alla fine del mese di giugno, termine entro il quale la Sanità in Sicilia, ferri corti fra M5stelle e l’assessore RazzaCommissione dovrà esprimere un parere ed il governo regionale gli atti conseguenziali affinché la rete entri finalmente in vigore in Sicilia. Peraltro è assai grave che a dare esecuzione alla rete, e quindi ad elaborare atti aziendali e piano del fabbisogno del personale, siano gli stessi direttori generali, oggi commissari, e prossimi, così si dice, ad essere sostituiti dai nuovi direttori generali, sulla cui procedura tutto tace pericolosamente».

Cappello conclude: «Resta il fatto che la rete ospedaliera che questo governo si accinge a presentare alle parti sociali rappresenta, nel solco del governo precedente, l’ennesimo atto di imperio non concertato con nessuno e di cui domani le parti sindacali potranno solo prendere atto e ratificare quanto voluto e stabilito dal governo stesso. Tutto ciò risulta ancora una volta del tutto inaccettabile per i siciliani, che si vedranno per l’ennesima volta calato dall’alto un piano sanitario elaborato in modo unilaterale e senza confronto con il territorio».

La replica dell’Assessore Razza non si fa attendere e su facebook scrive: «Ho letto un volgare attacco da parte dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle che siedono in Commissione Sanità, non posso pretendere che in pubblico si tenga lo stesso atteggiamento che si manifesta in privato, quando si parla della rete ospedaliera o del lavoro fin qui svolto. Ma c’è un limite anche alla menzogna. Ai signori deputati del movimento cinque stelle risponderò in commissione sanità».

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