SICILIA: PIANO CONTRO IL TERRORISMO

 

SICILIA: PIANO CONTRO IL TERRORISMO –

Sicilia. Anche a Palermo attivato un piano di allerta antiterrorismo. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano dopo l’ultimo attentato a Parigi ha parlato di prevenzione di possibili attentati. Nella lista degli “obiettivi sensibili” attorno a cui è stata puntata la vigilanza ci sono il centro culturale francese, i Cantieri della Zisa e lo studio del notaio Franz Salerno Cardillo, console onorario francese a Palermo e l’agenzia consolare americana. Le agenzie dei servizi segreti ipotizzano che la Sicilia potrebbe essere già una delle porte d’ingresso in Europa di soggetti legati al terrorismo internazionale, infiltrati fra i migranti. La procura di Palermo e la Digos stanno conducendo un’indagine che punta alla verifica dell’esistenza di una struttura di supporto e accoglienza agli infiltrati degli sbarchi. Attorno all’indagine vige una rigida cortina di segretezza. A condurla sono il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Geri Ferrara ed Emanuele Ravaglioli. L’indagine potrebbe coinvolgere alcuni extracomunitari che risiedono nel Ragusano, ma anche in provincia di Palermo, a Villabate. Personaggi che hanno un regolare permesso di soggiorno, che vivono da anni in Sicilia, i quali, avrebbero il compito di aiutare i membri delle organizzazioni terroristiche a trasferirsi con facilità al Nord Italia o all’estero. L’inchiesta è iniziata nei mesi scorsi a Lampedusa, dopo la scoperta di alcune fotografie ritrovate nei telefonini di cinque extracomunitari nelle quali gli stessi sono raffigurati con abbigliamento in assetto da guerra, imbracciando kalashnikov. Si potrebbe trattare di due siriani, due libici e un egiziano. Questi soggetti, sono sospettati di essere terroristi dell’Isis infiltrati fra i migranti che arrivano da ogni dove sfruttando il mare. Ancora nei loro confronti non è stato emesso alcun provvedimento. Sono ancora in corso le analisi dei telefonini sequestrati.

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