CALCIO SERIE A: TORINO – CATANIA 4-1

Calcio serie A. Stadio Olimpico di Torino, ore 15.00, tutto pronto per la tredicesima giornata del campionato di Serie A 2013/2014. Si affrontano Torino e Catania due squadrecon ambizioni molto simili. 26 sono i precedenti in Serie A, terminate con risultato di pareggio per 11 volte, mentre sono solo 5 le vittorie della squadra Etnea, ultima avvenuta nel 2008. Per il Catania è fondamentale interrompere la brutta serie di sconfitte in trasferta e cercare di fare i primi punti fuori dalle mura del “Massimino”. Il Torino invece deve dimostrare che il passo falso contro il Cagliari è stata pura casualità. I precedenti tra De Canio e Ventura vanno assolutamente a favore di quest’ultimo, con l’allenatore etneo che non è mai riuscito a battere l’allenatore genovese. Annunciate le formazioni con il Torino che si schiera con un 4-3-3 composto da Padelli in porta, difesa a 4 con Darmian, Bovo, Moretti, D’Ambrosio, centrocampo composto da Basha, Vives e Farneroud e attacco ovviamente con l’ala della Nazionale Alessio Cerci accompagnato da Immobile ed El Kaddouri.
Risponde il Catania con un modulo speculare con Andujar in porta, Alvarez-Legrottaglie-Gyomber-Capuano in difesa, centrocampo con il rientrante Plasil e la coppia mancina Tachtsidis-Guarente, in attacco confermato il trio anti-Udinese con Castro-Maxi Lopez-Keko. Arbitra Dino Tommasi della sezione di Bassano del Grappa.

Prima occasione da parte del Torino al 1′ con Ciro Immobile, Basha recupera un buon pallone su un passaggio errato di Guarente e serve Cerci che cerca lo scambio con Immobile, ma l’attaccante napoletano va da solo ma trova i guanti di Andujar. Ancora granata al 6′ minuto con un calcio d’angolo di Cerci deviato prima da D’ambrosio che rimettendola in mezzo trova il colpo di testa di Ciro Immobile che trova però la traversa, sulla ribattuta non riesce a correggere in rete Moretti. Infortunio per Alvarez all’8′ dopo uno scontro con Farneroud, ferita alla testa piutttosto profonda. Errore di Nicola Legrottaglie al 10′ che inciampando regala il pallone tra i piedi di Immobile che si trova a tu-per-tu con Andujar e lo batte, 1-0 Torino. Immediata reazione del Catania al 12′ con Guarente che prova un tiro dalla distanza con il piede debole ma si spegne sul fondo. Ancora Catania al 22′, da una punizione conquistata da Guarente e calciata da Tachtsidis, Norbert Gyomber trova la palla all’interno dell’area ma il suo tiro è alto, adesso un buon Catania. Ottimo contropiede etneo con Guarente che mette in mezzo una buona palla ma trova uno dei pochi giocatori granata in area, occasione sfumata. Sale in cattedra Alessio Cerci che punta il suo diretto avversario ma il cross di destro viene sventato da Legrottaglie. Verticalizzazione da parte di El Kaddouri tra i piedi di Immobile che salta Andujar ma il suo destro è sull’esterno della rete, occasionissima granata. Raddoppio del Torino solo 3 minuti dopo, al 33′ El Kaddouri trova il suo primo gol in campionato, ottimo fraseggio tra Cerci e Immobile terminato sulle gambe di Guarente che serve però El Kaddouri che non sbaglia col piatto destro. Doppio cambio per De Canio, fuori Guarente e Castro ed entrano Leto e Barrientos, scelta a dir poco anomala, 4 attaccanti in campo già al 30′.  Prima ammonizione della gara arriva per Gyomber dopo un fallo su El Kaddouri. Occasione per Tachtsidis al 41′ con un sinistro dalla distanza ribattuto ancora da un ottimo Farneroud. Ancora un tarantolato Immobile che servito in profondità prova col destro, troppo largo quando siamo al 43′. Due minuti di recupero. Finisce il primo tempo tra Catania e Torino, un primo tempo dove il Torino torna a dimostrare le belle cose fatte nel pareggio casalingo contro la capolista ed un Catania che torna ad evidenziare le difficoltà di questa stagione, in questo primo tempo la mancanza di Almiron inizia realmente a pesare.

Cominca il secondo tempo con le stesse formazioni del primo. Ci prova subito il Catania su calcio di punizione con Legrottaglie che si inserisce, ma il suo colpo di testa finisce a lato. Ancora Catania al 4′ con un destro di Barrientos che si spegne a lato. Risposta del Toro pochi secondi dopo con un destro eccezionale di Immobile che si spegne sul fondo, bella partita. Gol del Catania al 5′, sponda di Maxi Lopez in area che serve Leto che con il suo sinistro deviato riesce a mettere il pallone in rete. Espulso l’allenatore del Torino Ventura. Ancora Catania all’11’ con Leto atterrato in area, tutto fermato per fuorigioco, poi il battibecco tra il numero 11 rossoazzurro e il portiere granata porta all’ammonizione per entrambi. 3-1 di Moretti al 14′, cross di Cerci da calcio d’angolo con Moretti che salta indisturbato, adesso è durissima per il Catania. Ancora gol per il Torino, 4-1 siglato da El Kaddouri che sfrutta un batti e ribatti dopo un azione personale di Ciro Immobile, blackout Catania. Punizione di Leto al 19′, troppo alta. Ancora Catania pochi secondi dopo con Maxi Lopez che spara in bocca però al portiere. Un finale di gara che regala emozioni tutte granate eccetto la punizione di Barrientos alla mezz’ora di gioco neutralizzata da Padelli. Un Cerci scatenato però risulta essere anche un po’ egoista e forse proprio grazie a questo egoismo che il Catania non subisce la goleada. Da sottolineare il debutto di Freire al posto di Tachtsidis e il cambio anche per il Torino, la staffetta tra Immobile e Meggiorini. I due minuti di recupero sono solo ordinaria amministrazione per la squadra di Cairo.
Finisce qui una sfida che ha quasi dell’incredibile dal punto di vista difensivo del Catania. Onore e meriti ad un Torino guidata da un grandissimo Omar El Kaddouri e da un’ottima prestazione di Ciro Immobile. Assoluta mancanza di un mediano che spezza il gioco e soprattutto poca corsa. Adesso arriva il Genoa a Marassi per la formazione granata mentre arriva il Milan al “Massimino” per la società etnea. Un atteggiamento rinunciatario mostrato quest’oggi dagli uomini di De Canio può essere solo controproducente in vista dei prossimi impegni. L’ultimo posto non rende onore ad una squadra che l’anno scorso ha mostrato veramente grandi cose. C’è da rimboccarsi le maniche.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*