CALCIO SERIE A: CATANIA SUBITO IN QUARTA, 2-2 CONTRO LA ROMA

Calcio serie A. La prima giornata di campionato del nuovo Catania di Maran, all’esordio in serie A, regala subito grandi emozioni ai tifosi etnei, che vedono svanire nel recupero quella che sembrava un’impresa storica già scritta. Da Montella a Maran il passo sembra essere brevissimo, con gli stessi interpreti in campo e la stessa personalità dimostrata anche contro un avversario ostico come la Roma di Zeman. Alla fine è un 2 a 2 che sulla carta va più che bene al Catania, che però si rammarica per la ghiotta occasione sprecata dopo una partita accorta e concreta. Mirabile la prova di Gomez, autentica spina nel fianco della difesa giallorossa e autore del momentaneo 1-2 che ha illuso i rossazzurri, raggiunti poi al 92’ dal giovane Nico Lopez.

Le scelte di Maran e Zeman. Il tecnico etneo scioglie gli unici due dubbi del pre-partita scegliendo Andujar tra i pali, preferendolo a Frison, e Marchese sull’out di sinistra (sembrava dovesse giocare Capuano, date le questioni contrattuali irrisolte per il terzino di Caltanissetta). Per il suo ritorno all’Olimpico dopo tredici anni, Zeman può contare sulla formazione-tipo con i tre nuovi in difesa e Totti e Lamela ai lati di Osvaldo in avanti. Unica defezione quella di Destro, squalificato.

Formazioni speculari. Entrambi i tecnici puntano come di consueto sul 4-3-3, schierandosi in campo in maniera praticamente identica. Sostanziali le differenze tattiche, con la Roma che sfrutta i movimenti di Totti e Lamela che partono da lontano e si accentrano, favorendo le sovrapposizioni di Balzaretti a sinistra e Piris a destra, oltreché gli inserimenti centrali di Pjanic e soprattutto Bradley. Per quanto riguarda gli etnei, spingono poco i terzini, preoccupati dagli avanti giallorossi, mentre Biagianti lascia al solo Almiron il compito di sfruttare i movimenti di Barrientos.

Difesa giallorossa alta e fattore-Papu. Nel primo tempo la Roma prova sin dall’inizio a fare la partita, ma i ritmi bassi e il livello massimo di concentrazione della difesa etnea di fatto annullano le sortite giallorosse. Pallino del gioco dunque inevitabilmente in mano al Catania, che sfrutta la difesa schierata altissima degli avversari soprattutto con la velocità del Papu Gomez, che con le sue accelerazioni provoca più di un grattacapo alla retroguardia giallorossa, oltreché le ammonizioni di Bradley e Burdisso. Proprio da una punizione guadagnata da Gomez nasce il vantaggio etneo, al 28’, quando Marchese, in posizione di fuorigioco non ravvisata dalla terna aribitrale, si fa trovare pronto a ribadire in rete un tiro di Almiron respinto dalla difesa romanista. Al 32’, ancora Gomez fallisce il raddoppio a tu per tu con Stekelenburg.

Zeman striglia, Gomez colpisce, Nico Lopez rimedia. La brutta Roma del primo tempo, impallata e impacciata, rientra dagli spogliatoi come trasformata, verosimilmente dalle parole del tecnico boemo. Nel primo quarto d’ora etnei in bambola e giallorossi anche fisicamente superiori, capaci di tenere ritmi altissimi sfruttando soprattutto le discese di Balzaretti (il migliore dei suoi). Supremazia concretizzata al 60’, quando Osvaldo pareggia con un’acrobazia spettacolare, sfruttando al meglio l’assist di De Rossi. Come spesso succede nel calcio, nel miglior momento della Roma, il Catania colpisce in contropiede: è il 68’ quando Lodi lancia Gomez in campo aperto, per il Papu è un gioco da ragazzi battere Stekelenburg in uscita. Sembra fatta per gli etnei, ma in pieno recupero è il 18enne Nico Lopez, subentrato a Totti, a trovare il pareggio con una giocata spettacolare. Un minuto dopo, clamorosa traversa di Castro che fa tremare l’Olimpico.

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