NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA, COMANDANTE TRASFERITO IN CARCERE

Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e la giunta di governo esprimono solidarieta’ ai parenti delle vittime e ai feriti nel naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto stanotte al largo dell’Isola del Giglio. La Presidenza della Regione segue con apprensione le notizie che giungono dal luogo del disastro, anche perche’ la nave, come di consueto, aveva fatto tappa a Palermo giovedi’ scorso. Nell’auspicare che si faccia piena luce sulle cause di questo drammatico incidente la Sicilia manifesta la propria disponibilita’ a fornire qualsiasi supporto in termini di uomini e mezzi, che fosse richiesto dalle autorita’ che stanno gestendo i soccorsi.

Erano circa mille i croceristi presenti sulla nave naufragata di cui 195 siciliani. Intanto, nelle prime ore della sera il comandante dell’imbarcazione Concordia è stato trasferito in carcere con l’accusa di disastro colposo plurimo e naufragio.

Tra le 21.20 e le 21.40 di questa notte la” Costa Concordia” impatta contro gli scogli adiacenti l’isola del Giglio (Toscana). La velocità della nave era talmente elevata che al momento dell’urto , uno degli scogli del gruppo chiamato «le Scole» è stato letteralmente divelto dal fondale addirittura rimanendo conficcato nello squarcio che si è aperto lungo la poppa della nave.
Ormai  pare assodato che a causare l’affondamento è stato l’urto con uno scoglio e a complicare l’evacuazione è stata la rapida inclinazione della grande imbarcazione, che ora è in sicurezza. Lo ha detto ai giornalisti a Porto Santo Stefano, Gianni Onorato, direttore generale di Costa Crociere.
“La Costa Concordia procedeva da Civitavecchia a Savona come accade da tempo 52 volte all’anno, quando ha urtato uno scoglio – ha detto Onorato – In seguito all’evento il comandante ha valutato i primi danni, deciso di mettere in sicurezza la nave e dato l’ordine di evacuazione”, ha aggiunto Onorato. “Purtroppo una inclinazione molto veloce ha interrotto l’evacuazione normale e la situazione si è complicata, non permettendo di operare con le scialuppe. A quel punto è intervenuta la Guardia Costiera”. Onorato ha anche sottolineato che dall’Olanda sono già arrivati tecnici specializzati che dovranno estrarre il carburante dalla nave ed evitare lo sversamento in mare. Precisiamo inoltre che l’area in cui è affondata la nave è stata dichiarata riserva naturale.

La Costa Crociere è proprietaria della nave Concordia ed è uno dei principali marchi del turismo Made in Italy, ma in realtà è americana: la famiglia armatoriale genovese dei Costa l’ha ceduta nel 1997 per 455 miliardi al gruppo statunitense Carnival Corporation che con cento navi da crociera e numerosi marchi è uno dei principali gruppi crocieristici del mondo. Tuttavia, Costa Crociere, che nel 2010 ha fatturato 2,8 miliardi (in aumento del 12% sul 2009), e ha trasportato 2,1 milioni di crocieristi (più 18% sul 2009) sulle sue 14 navi (e altre due sono in costruzione) .
La società Costa è stata fondata nel 1854 a Genova da Giacomo Costa per produrre, commerciare e trasportare olio d’oliva tra la Liguria e l’Italia meridionale. L’attività armatoriale iniziò nel 1924 con l’acquisto di un piccolo piroscafo, il “Ravenna”, per trasportare olio e altre merci oltre oceano, soprattutto in America e Australia. Il trasporto passeggeri iniziò invece dopo la seconda guerra mondiale, quando Angelo Costa, capo della famiglia nonchè storico presidente della Confindustria della ricostruzione postbellica, avviò la diversificazione dell’attività.

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