ROMA:MANIFESTAZIONE CGIL, ANCHE I LAVORATORI SICILIANI IN PIAZZA

I metalmeccanici della Fiom Cgil siciliani saranno presenti per partecipare alla manifestazione nazionale indetta dal sindacato per dire che “il lavoro e’ un bene comune”, a difesa dei diritti della democrazia, della legalita’ e del contratto di lavoro. La manifestazione della FIOM in tutela del contratto nazionale dei metalmeccanici è stata organizzata, primo su tutti per la difesa della Costituzione, in particolare del suo articolo cardine, il primo. L’articolo 1 della nostra Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Oggi, più che mai, si ricorderà il dettato Costituzionale. Contro il tentativo di spazzare in un sol colpo le battaglie dei lavoratori e le tutele della Costituzione. la manifestazione di Roma, non è più, “solo”, una manifestazione sindacale, ma un momento di unità nazionale in cui si incominceranno ad alzare le barriere a difesa della Costituzione e dei diritti.

Con le tute blu sfileranno anche delegazioni di precari della scuola e della ricerca. Sui due treni speciali prenotati dalla Fiom ci saranno operai della Fiat e dell’indotto, della Fincantieri, dell’Italtel, della Delivery email. E ancora, metalmeccanici dei poli chimici, della Sat, della Si.Te.Co.,della St e della Numonyx e di altre aziende in crisi. Uno dei due treni partira’ alle 19.55 dalla stazione centrale di Palermo e si fermera’ per raccogliere lavoratori a Termini Imerese (20.44), Cefalu’, S. Stefano, S.Agata, Capo D’Orlando, Barcellona, Milazzo, Messina. Dalla Sicilia orientale la stazione di partenza e’ invece quella di Siracusa, dalla quale il treno speciale si nuovera’ alle 19.55 per fare tappa a Priolo, Augusta, Lentini, Catania, Messina.

Oggi pomeriggio alle 14.30 a Roma si attendono almeno 700mila persone. E’ stato chiamato “il corteo delle polemiche” dopo le dichiarazioni del ministro degli interni sul rischio incidenti e quelle di Bonanni, segretario Cisl: «Se penso che c’è chi ha chiesto ai centri sociali, come ha fatto la Fiom, di andare in piazza, è chiaro che non sarà una manifestazione come quella che la Cisl e la Uil hanno fatto la scorsa settimana».

Ieri Maroni ha incontrato il segretario della Cgil Epifani dopo che giorni prima si era incontrato con i vertici della Fiom. Difatto, la manifestazione di oggi, decisa lo scorso luglio per protestare contro l’accordo separato alla Fiat di Pomigliano è diventata una manifestazione contro il governo Berlusconi. In piazza con i lavoratori ci saranno esponenti dell’opposizione, parte del Pd, l’Idv e la sinistra extraparlamentare. E ancora, precari, studenti, il popolo viola. Alcuni parlano di probabili manifestazioni di dissenso contro Epifani durante il suo comizio conclusivo. Maroni sospetta la presenza di gruppi di anarco-insurrezionalisti che potrebbero provocare incidenti. Epifani ha commentato: «La nostra sarà una iniziativa pacifica e non violenta, spetta al ministro vigilare sulle infiltrazioni».

“E’ una manifestazione importante- dice Giovanna Marano, segretaria generale della Fiom Cgil siciliana – abbiamo registrato un grande consenso e una massiccia adesione. Per mancanza di posti siamo costretti a non potere accogliere tutte le richieste di partecipazione che ci sono giunte. Questo successo – continua la dirigente sindacale – e’ collegato al fatto che in una terra drammaticamente emarginata come la Sicilia le parole d’ordine della manifestazione come diritti, legalita’ e lavoro sono particolarmente sentite perche’ fanno parte delle sofferenze quotidiane dei lavoratori, soprattutto in questo ultimo periodo di smantellamento progressivo dell’apparato produttivo”.

 

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