CATANIA: SIGONELLA, LA “U.S. NAVY” COMPLETA L’ADEGUAMENTO DEL PERSONALE IN ITALIA

Il 15 ottobre la Navy Region Europe, Africa, Southwest Asia ha completato il processo di adeguamento del personale presso le basi della Marina statunitense a Napoli e Sigonella.
Come annunciato lo scorso 25 febbraio, la Marina ha avviato una serie di iniziative di adeguamento dei servizi di supporto delle installazioni militari, affiché risultino in linea con le attuali e future necessità operative. Di conseguenza, sono state eliminate 44 posizioni americane, 39 dipendenti locali sono stati oggetto di cessazione non volontaria del rapporto di lavoro e 52 dipendenti locali sono stati ricollocati in posizioni create a seguito di dimissioni volontarie e congelamento delle assunzioni.
“Apprezziamo il contributo di tutti i nostri impiegati e abbiamo affrontato questo difficile compito con molta responsabilità”, ha dichiarato il Contrammiraglio Tony Gaiani, Commander, Navy Region Europe, Africa, Southwest Asia. “Riorganizzare in modo responsabile la nostra forza lavoro ha significato fare il possibile per ridurre al minimo il numero di cessazioni involontarie del rapporto , ed è stato fatto ogni possibile sforzo per assistere gli impiegati coinvolti e le loro famiglie durante tutto questo processo”.
La Navy ha temporaneamente sospeso le assunzioni durante il processo di adeguamento del personale al fine di minimizzare le possibili perdite di posti di lavoro. Inoltre, la Navy ha garantito incentivi all’esodo per 24 impiegati che occupavano posizioni o in eccesso o successivamente utilizzate per ricollocamenti.
“Siamo partiti da 91 posizioni locali individuate per l’adeguamento”, ha dichiarato Gaiani. “Grazie al naturale avvicendamento del personale, agli incentivi all’esodo, e al ricollocamento con o senza concorso interno, siamo stati in grado di ridurre il numero a 39 impiegati locali che sono stati oggetto di cessazione non volontaria del rapporto di lavoro”.
Qualora una posizione eliminata dovesse essere ricreata, o una posizione equivalente risultare disponibile entro un periodo di 24 mesi, il personale licenziato in conseguenza dell’adeguamento della forza lavoro avrà diritto a essere reintegrato.
Un’attenta revisione della struttura regionale della forza lavoro ha individuato le posizioni in eccesso nei settori public works, family readiness, e Naval Facilities Engineering Command a Napoli e Sigonella. Poiché le necessità operative sono cambiate per gli Stati Uniti e per le Forze Alleate, il numero delle strutture della Navy in Europa è diminuito.
“I nostri alleati e le forze operative fanno affidamento sugli efficienti e funzionali servizi che saranno forniti dalle basi logistiche della Marina negli anni a venire”, ha affermato Gaiani. “Adesso siamo meglio preparati per svolgere questa attività”.
Nonostante alcuni impiegati americani e appaltatori siano stati assunti durante il periodo di adeguamento del personale, nessuno di questi impiegati ha sostituito impiegati locali in posizioni in eccesso. La U.S. Navy utilizza gli appaltatori da molti anni, sia americani che locali, per alcuni tipi di lavoro che non richiedono uno staff permanente.
“In qualità di ospiti in Italia, abbiamo una responsabilità, che è quella di rispettare le leggi e le normative previste. Ed è quello che abbiamo fatto”, ha detto Gaiani.
All’interno della Navy Region Europe, Africa, Southwest Asia lavorano più di 9.000 militari, più di 5.000 impiegati assunti localmente, e più di 2.000 impiegati civili americani in un totale di sei installazioni in tre continenti.
Per maggiori informazioni sulla Navy Region Europe, Africa, Southwest Asia, visitare il sito www.cnic.navy.mil/Europe, e le pagine Facebook, Twitter e YouTube tramite i link presenti sul nostro sito.

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