CATANIA: IN RIFERIMENTO ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO STANCANELLI PER L’ASSENZA DELL’AMMINISTRAZIONE AI FESTEGGIAMENTI DEL 25 APRILE, PRESIDENZA E SEGRETERIA ANPI REPLICANO

La Presidenza e la Segreteria dell’Anpi provinciale di Catania hanno inviato una nota che riceviamo e pubblichiamo:

In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Catania on. Raffaele Stancanelli rilasciate  in data 26 aprile agli organi di informazione, riguardo le “motivazioni” sulla mancata presenza di rappresentanti  istituzionali del comune di Catania alla cerimonia tenutosi nella mattinata del 25 aprile nel chiostro del Palazzo di Città,  in onore dei partigiani catanesi uccisi per riconquistare la nostra libertà, l’ANPI –Associazione Nazionale Partigiani d’ Italia – di Catania ritiene opportuno aggiungere le seguenti valutazioni.
La celebrazione del 25 Aprile, Festa della Liberazione dal dominio nazifascista, data fondante della nostra Repubblica e della Costituzione, è un assoluto ed imperituro dovere democratico per tutte le articolate rappresentazioni delle strutture istituzionali italiane. Come ci insegna il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano.
E’ la festa della Libertà e dei conquistati diritti fondamentali che reggono la nostra democrazia. In questa ricorrenza è doveroso per tutti, a partire dalle strutture amministrative che rappresentano in area locale le comunità cittadine, dare il giusto e solenne significato patriottico delle riconquistate libertà, in onore ai martiri che hanno direttamente contribuito con il sacrificio della propria vita. Nella fattispecie quelli, non pochi, che hanno avuto Catania come luogo natio o di residenza.
La cerimonia del 25 aprile non si è svolta in un luogo privato, bensì nel sito di massima rappresentazione pubblica del Comune di Catania, la “casa comune” di tutti i cittadini. 
Pertanto, sarebbe stato lesivo della dignità di ruolo del Sindaco, ivi compreso del Presidente del Consiglio Comunale (assente, tra gli altri) , inviare un formale invito di partecipazione. Tra l’altro, questa Amministrazione comunale, in maniera assolutamente ingiustificabile dato i valori portanti della ricorrenza, come già reiteratamente avvenuto nel corso dell’ultimo decennio da parte delle amministrazioni succedutosi, non ha approntato nessuna propria iniziativa di celebrazione del 25 Aprile, 65° anniversario della Liberazione.
Duole, alquanto, all’onorabilità della nostra associazione, che ha per simbolo storico l’immagine della bandiera  tricolore, comune nei sentimenti di tutti i cittadini italiani, il paventare, come dichiarato dal signor Sindaco, contestazioni o altro di lesivo. 
I nostri cari partigiani, pur essendo ancora molto arzilli – data l’onorabile età.-  nella passione democratica,  o i familiari dei partigiani catanesi defunti, non avrebbero di certo messo in opera nessuna azione di disturbo. L’Anpi avrebbe espresso un cordiale saluto.
Per altro, nell’ambito della nostra isola, in nessun luogo siciliano si sono manifestate note di dissenso,  a partire da Palermo, dove la cerimonia del 25 Aprile ha visto la diretta partecipazione del presidente del Senato Renato Schifani.

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