DAL 2 AL 6 GENNAIO 2010 NATIVITA’ E MESTIERI TRADIZIONALI TORNANO PROTAGONISTI NEL PRESEPE VIVENTE DI CUSTONACI

Il Presepe vivente di Custonaci, unisce alla magia della sacra rappresentazione della Natività, la difesa e la valorizzazione delle attività artigianali tradizionali dell?Agro Ericino e, più in generale, della Sicilia occidentale. Dal 2 al 6 gennaio 2010 la Grotta Mangiapane di Borgo Scurati, scenario naturale mozzafiato del Trapanese, risalente al Paleolitico superiore, ripropone le suggestioni di un mondo fuori dal tempo, dove le lancette sono ferme al 1800.
Duecento persone e circa 400 animali daranno vita a 77 quadri per riprodurre antiche attività artigianali, pastorali, agricole e domestiche. Un vero e proprio museo vivente ? visitabile anche d?estate – dove ?u uttaru (il bottaio) fa realmente le botti, i contadini arano la terra, le lavandaie puliscono i panni nelle pile. E dove, in un percorso guidato, s?incontra ?u firraru ammola cutedda (fabbro e arrotino), ?u funnituri (il fonditore), uno dei pochi pittori di carretti siciliani rimasti in circolazione, un mulo che nel frantoio dell?olio tira la grossa mitra, il puparo. Novità di quest?anno, ?u calafatu che mette pece e stoppa nelle barche, il cantastorie e il costruttore di tamburelli. Tutti gli strumenti, dal torchio per l?uva al tornio a pedale per il legno, sono d?epoca e autentici. Così come i vestiti che provengono da una sartoria teatrale di Roma, gli stessi utilizzati da Luchino Visconti nel ?Gattopardo?.
La manifestazione, assolutamente unica nel suo genere per la partecipazione corale e appassionata dell?intera comunità di Custonaci, rappresenta un documento storico e una forte testimonianza etno-antropologica. E? organizzata dall?Associazione culturale Museo Vivente di Custonaci, presieduta da Tonino Battiata, in collaborazione con gli assessorati regionali Turismo e Beni culturali, con la Provincia di Trapani, il Comune di Custonaci, la facoltà di Lettere e Filosofia dell?Università di Palermo – Istituto di Scienze antropologiche e geografiche, Servizio Museografico – e la Riserva dello Zingaro. <E? il più grande evento di valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni popolari ? spiega il presidente Tonino Battiata ? vuole dare vita e spunti di rinnovamento a quelle attività artigianali che stanno scomparendo, a cui le istituzioni pubbliche non prestano la dovuta attenzione>.

Le visite sono dalle 16 alle 21,30 (ultimo ingresso alle 20). Il 2, 4 e 5 gennaio il biglietto costa 6 euro; gli altri giorni 7 euro. I bambini dai 3 ai 6 anni pagano 2 euro. Ogni 25 persone una entra gratis.

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