OPERAZIONE DI POLIZIA ALLA RICERCA DEL BOSS MATTEO MESSINA DENARO

Battuta della polizia di Palermo nel regno di Matteo Messina Denaro, in corso perquisizioni nelle abitazioni dei presunti fiancheggiatori del boss.

 

 

OPERAZIONE DI POLIZIA ALLA RICERCA DEL BOSS MATTEO MESSINA DENARO –

Nel paese del boss latitante Matteo Messina Denaro sono stati impiegati più di duecento agenti della Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti e dello Sco di Roma. In corso perquisizioni di case, masserie, magazzini che si trovano nel territorio di Castelvetrano comune in provincia di Trapani e in comuni vicini. L’operazione è coordinata dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi con l’aggiunto Paolo Guido e condotta dalla Dda di Palermo. Le perquisizioni sono in corso nelle abitazioni di una trentina di presunti fiancheggiatori del capomafia tutti indagati.

L’azione rientra in una nuova strategia di indagine senza più sovrapposizioni, ma condivisione dei risultati ottenuti con l’unico obiettivo di assicurare il latitante alla giustizia. Proprio le perquisizioni sono eseguite in maniera massiccia e capillare rientrano in questa nuova modalità investigativa voluta dalla Dda.
Dopo gli attentati mafiosi a Roma, Firenze e Milano, Messina Denaro è latitante dall’estate del 1993.

Figlio del boss di Castelvetrano Francesco Messina Denaro, vicino ai corleonesi di Totò Riina, è l’ultimo padrino di Cosa nostra ricercato. Negli ultimi anni gli inquirenti hanno intensificato le indagini arrestando alcuni dei suoi familiari come la sorella Patrizia e il cognato Vincenzo Panicola e decine di fiancheggiatori. L’operazione di oggi continua a colpire in maniera ferma chi aiuta il boss nella latitanza. Intanto per gli indagati si profila il reato di procurata inosservanza della pena aggravato dall’agevolazione mafiosa.

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