ALFANO: «HO DECISO. NON MI RICANDIDO»

L’attuale ministro degli esteri commenta la sua scelta di non ricandidarsi: «non sono attaccato alla poltrona. Serviva un gesto per dimostrarlo. Per quanto riguarda il futuro? Potrei occuparmi di diritto come proseguimento dei miei studi».

 

 

ALFANO: «HO DECISO. NON MI RICANDIDO» –

Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha fatto delle dichiarazioni in esclusiva nel programma di Maria Annunziata «1/2h in più» in onda su Rai 3. Per il ministro degli Esteri un’occasione per tornare sulla sua scelta di lasciare la politica. Angelino Alfano ricorda: “Quando ho rotto con Berlusconi, 4 anni fa di questi tempi, è stata una scissione veramente dolorosa.  Le cose nel Paese con il governo in cui siamo stati sono andate meglio. Ma ogni volta che ho rivendicato ciò mi si diceva che avevo dato stabilità non al governo ma alla mia poltrona Allora ho pensato che oltre alle parole ci vogliono i gesti, e l’unico gesto è: “ritenete tutti che fossi attaccato alla poltrona?”, bene io lascio la poltrona di ministro e deputato”.

Il ministro e leader di Ap smentisce gli attacchi di chi giudica la scelta strumentale e accostata al particolare momento politico e ribadisce: «ho sempre avuto due sogni, uno di servire il Paese e uno è la passione per il diritto. Adesso mi metto in cammino per realizzare il secondo sogno. E ho un bel canale, io sono presidente della Fondazione De Gasperi».

Poi Alfano spiega: «C’è vita anche fuori dal Palazzo. La mia è una scelta vera, decisa assieme alla mia famiglia, non in attesa che arrivino tempi migliori». sottolinea ancora il ministro: «In una coalizione di centro-sinistra nella quale Ap è il partito “alleato più forte, un collegio sicuro ci sarebbe stato, eppure io non lo voglio. Rinuncio al seggio sicuro. Ho fatto una scelta che mi porta da un’altra parte dal punto di vista esistenziale».

Nel corso dell’intervista, Alfano analizza anche il voto delle regionali siciliane rivendicando le sue scelte di merito. “In Sicilia il segnale è stato quello per cui ho fatto le liste pulite e non siamo entrati in Parlamento, e ciò mi ha molto addolorato da siciliano. Abbiamo preso il 4,2%, quei voti sarebbero stati sufficienti per garantire il 3% nazionale. Ma noi abbiamo fatto le liste pulite e non siamo stati premiati. Questo ci dice che un sistema di raccolta del consenso sul piano clientelare funziona ancora».

Poi alla domanda: «In Sicilia hanno vinto i voti chiacchierati? Il ministro risponde: «capita anche questo». Poi a conclusione un commento sul segretario del Pd e sull’alleanza con il maggior partito di centrosinistra. Il ministro: «Matteo Renzi è’ stato affettuoso, e ho apprezzato la sua reazione alla mia decisione. Lui in questo momento sta subendo più attacchi di quelli che la circostanza giustifichi» E ricorda gli effetti positivi dell’azione del governo raccontando di «aver ricevuto diversi sms telefonici dal segretario Pd dopo il suo annuncio di non candidarsi. Messaggi in cui Renzi scriveva: «come mai non mi hai detto nulla?» e Alfano commenta «ormai avevo preso la decisione».

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*