ACIREALE: SPACCIAVANO DROGA, 11 ARRESTI – I NOMI

Disarticolata banda dedita allo spaccio di droga: presenti sulla piazza giorno e notte. I Carabinieri hanno arrestato 11 persone che gestivano la vendita di marijuana nel rione San Cosimo per un giro d'affari stimato in diverse migliaia di euro al giorno.

 

 

ACIREALE: SPACCIAVANO DROGA, 11 ARRESTI – I NOMI –

E’ in corso da parte dei Carabinieri della compagnia di Acireale una operazione antidroga. I militari sono in fase di esecuzione di un’ordinanza del gip di Catania nei confronti di 11 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il blitz contro una banda che gestiva una piazza di spaccio nel rione San Cosimo di Acireale, che secondo le stime ammonta a diverse migliaia di euro al giorno.
Sette degli 11 destinatari dell’ordinanza sono stati tradotti nel carcere di piazza Lanza. Uno è stato posto ai domiciliari, tre all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Le manette sono scattate per Rosario Clemente e Sebastiano Bisicchia, rispettivamente di 22 e 41 anni, Mario Scuto, di 50, Giuseppe Patruno, di 36, Francesco Costanzo, di 31, Concetto Brancato, di 51, e Giuseppe Christian Miraglia, di 34. Agli arresti domiciliari Riccardo Massimino, di 21. Hanno l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria Luciano Leotta, di 26, Orazio Brancato, di 21, e Daniele Natoli, di 26.
Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania indagini dell’Arma avviate nel 2015, anche con intercettazioni ambientali e telefoniche, che hanno fatto emergere la florida attività di vendita di marijuana, identificare gerarchie e ruoli nel gruppo, ricostruire l’ingente volume di affari, il sistema di gestione della ‘piazza di spaccio’ e le modalità di approvvigionamento e di cessione della droga.
L’organizzazione era in grado di sostituire senza grossi problemi gli arrestati che di volta in volta venivano effettuati dai carabinieri durante le indagini, inserendo subito nuovi soggetti per fronteggiare le ‘assenze’, rimodulando così la gestione dell’attività criminosa. In questo modo il gruppo si manteneva stabile e strutturato, in modo da offrire il suo servizio H24 dalle 8 del mattino alla mezzanotte successiva.

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